Io e la birra

Tutta colpa di Romano, un caro amico di mio papà di origini boeme. Quando tornava dalla Cecoslovacchia (all’epoca c’era ancora il blocco sovietico) portava a casa nostra della birra dall’etichetta rossa. Io ero molto affascinato da queste bottiglie dal colore marrone scuro. Diventato un po’ più grande, incominciai ad assaggiare quel liquido dorato e, grazie alle pils della Budweiser, iniziai il mio viaggio nel mondo della birra.

Qualche decennio fa era difficile trovare un locale con una buona scelta di birra. Tra quelli che frequentavo all’università faceva eccezione il Cafè Noel a Vattaro. Lì scopri le birre belghe e mi innamorai del bicchiere della Kwak, affusolato con il suo supporto in legno. Ho iniziato così a collezionare bicchieri scelti più per la loro forma ed eleganza che per il valore economico. Adesso ne ho circa 200.

Il primo birrificio artigianale che ho frequentato è stato a Vienna durante l’Erasmus. Per caso incappai nella 7Stern Bräu una piccola birreria nel centro della capitale austriaca, che offre ancora oggi le sue 7 diverse specialità. Dopo la laurea iniziai a lavorare in Inghilterra presso una società di consulenza in ingeneria idraulica ma il fine settimana avevo un secondo impiego al Pub Angel and Grayhound nel centro di Oxford. Spillavo a “pompa” delle birre dal sapore strano, con poca anidride carbonica. Lì iniziai a conoscere le Ale inglesi, birre per me prima assolutamente sconosciute. Nella campagna inglese cercavo i Pub CAMRA che promuovono la birra tradizionale: quei sapori così diversi dalle birre a cui ero abituato, divennero per me famigliari.

L'etichetta che avevo preparato per la festa del mio matrimonio
L’etichetta che avevo preparato per la festa del mio matrimonio

Tornato in Italia talall’inzio del 2001 ho iniziato a sperimentare l’home brewing con risultati alterni ma soprattutto con molta curiosità. La mia ultima cotta la ricordo bene. Durante l’estate del 2005 ero a 2100 m al Rifugio Passo Falzarego che appartiene ad amici di famiglia. Preparai una ventina di litri per una festa speciale, il mio matrimonio che si sarebbe celebrato il 10 settembre. La sera della festa non rimase nemmeno un goccio…

L’interesse e la curiosità per la birra rimangono anche oggi. Ho la fortuna di vivere in Trentino, un posto meraviglioso, dove in questi anni è molto cresciuta la cultura brassicola e il numero di aziende che producono birra è decisamente lievitato negli ultimi 3-4 anni. Questo sito nasce per tutti gli amanti della buona birra e soprattutto per promuovere e raccontare i birrifici artigianali trentini.

Prosit!

Paolo Negri